“Un grande passo in avanti verso il riconoscimento di “bene culturale dell’umanità” per l’Unesco”. E’ stato così definito l’ingresso della “Fascia olivata Assisi- Spoleto” nei Sistemi del Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
E’ il primo territorio italiano infatti ad essere inserito nel programma GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems) della Fao, con l’accoglimento della candidatura sostenuta dal Comitato promotore della “Fascia olivata da Assisi a Spoleto – verso la candidatura Unesco”, cui hanno dato vita i Comuni di Trevi (capofila), Assisi, Spello, Foligno, Campello sul Clitunno e Spoleto, con il sostegno di Regione Umbria e Sviluppumbria.
Il prestigioso riconoscimento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina, lunedì 9 luglio, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini ed alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alle politiche agricole ed all’ambiente Fernanda Cecchini, il direttore generale di Sviluppumbria Mauro Agostini, il presidente mondiale degli Ordini degli Agronomi, Andrea Sisti, ed i sindaci dei comuni interessati.
I benefici che si attendono dal conseguimento del riconoscimento nel Programma Giahs sono molteplici. Tra questi c’è l’incremento del valore economico dell’olio di oliva prodotto lungo la Fascia, (9mila ettari per 60chilometri di lunghezza da Assisi fino a Spoleto), la valorizzazione sociale, culturale, economica e turistica del territorio, la tutela della biodiversità dell’olivo e la conservazione e il ripristino del paesaggio a rischio “vulnerabilità”.
L’assessore Cecchini ha espresso tutta la sua soddisfazione a per il raggiungimento di questo importante risultato, che segna una tappa fondamentale del percorso per la tutela, la valorizzazione, la promozione di un territorio reso unico e irripetibile dalla presenza secolare degli ulivi, indubbiamente il connotato principale e più autentico della nostra regione. Già nei mesi scorso l’iscrizione della Fascia olivata nel Registro nazionale dei paesaggi storici del Ministero delle Politiche agricole aveva certificato la sua valenza culturale e ambientale. Un valore aggiunto per l’intera Umbria, che annovera fra i fattori cardini del suo sviluppo il paesaggio rurale e la produzione olearia di qualità”.
“Ora – ha sottolineato l’assessore – bisogna portare avanti il lavoro anche attraverso il ‘Progetto Olio’ che la Regione dell’Umbria ha messo in campo per definire le strategie e le azioni necessarie per potenziare la produzione dell’olio nella nostra Regione e contemporaneamente salvaguardare e proteggere il patrimonio olivicolo che caratterizza il paesaggio umbro. Il Piano di Sviluppo rurale – ha concluso l’assessore Cecchini -, da questo punto di vista, contiene già azioni anche per la riqualificazione del paesaggio, dove l’agricoltura sostenibile si combina con lo sviluppo rurale e la gestione da parte di generazioni di agricoltori, l’utilizzo di pratiche adeguate, conoscenze ed esperienze locali, il profondo rapporto con la natura, sono elementi che modellano e adattano il paesaggio e il sistema agricolo alle esigenze di sostentamento delle popolazioni locali”.