La “Fascia olivata Assisi – Spoleto” è legata alla figura di San Francesco che fece di un’essenza arborea di origine esotica un simbolo universale di pace. Nei principali luoghi francescani – da San Damiano, convento nato intorno all’oratorio campestre dove San Francesco iniziò la sua vita religiosa, all’eremo delle Carceri, ritiro silvestre del Santo, fino a Santa Maria degli Angeli, dove Francesco fondò il proprio ordine e che custodisce la cappella della Porziuncola e la cappella del Transito, ove San Francesco morì – è sempre possibile rintracciare il legame strettissimo con la pianta dell’olivo. Una connessione celebrata negli affreschi di Giotto ad Assisi e di Benozzo Gozzoli a Montefalco, dedicati alla figura del Santo.
In particolare, nella “Predica degli uccelli” è raffigurata la “fertil costa” del Monte Subasio, dove le colture inerpicate e ammantate da seminativi scanditi da grandi querce limitanee e camporili fanno da cornice alla grandezza di Francesco.